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Ma nulla è come sembra e i giochi di potere troveranno nel caos il loro più irriducibile nemico. Nei panni di un cattivo 'gentile' che uccide senza scrupoli ma che non vuole veder soffrire le vittime, Brad Pitt è arrivato ieri al Festival di Cannes per presentare il suo film in concorso (di cui è anche produttore) Killing Them Softly di Andrew Dominik. Killing Them Softly lascia allo spettatore una sensazione particolare, un "vorrei ma non posso", penalizzato da una sceneggiatura balbettante ma fortemente attratto dai vari personaggi in scena e da alcune riprese gustose. Al killer piace lavorare pulito. When [...] Ci sono film che fanno arrabbiare. With a cast that includes Ray Liotta, James Gandolfini and Sam Shepard, this movie boasts an impressive ensemble. mercoledì 3 settembre 2014 Se ci si aspetta una storia ben fatta, che prende ed è ricca di colpi discena, si rimane delusi, e tanto. Brad Pitt in stato di grazia è un killer assoldato per uccidere gli autori di una rapina i quali avevano pensato, furbamente, di far ricadere la colpa su colui che era stato l'autore [...] E i problemi sono i furbetti che rapinano una bisca clandestina tentando di far ricadere la colpa su altri. Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale. Una frase di
Cogan - Killing Them Softly (Killing Them Softly) - Un film di Andrew Dominik. Il film di Dominik ci consegna una storia tutt'altro che originale e nuova in quello che è l'intero svolgimento del film, lasciando per la parte finale il succo del messaggio che vuole lasciarci. Set in 2008, against the backdrop of America's financial meltdown, the film tells the story of an ill-fated heist at a mob-controlled poker game.
Di economia criminale tratta invece il deludente Killing Them Softly di Andrew Dominik, violento gangster movie interpretato tra gli altri da Brad Pitt e James Gandolfini. Tutto quello che conta è concludere un lavoro per essere pagato, se questo comporta ammazzare delle persone non cambia nulla.
Il regista riprende un noir del'74("Cogan's Trade" di George V.Higgins)adattandolo nel periodo della crisi finanziaria e le elezioni di Obama nel 2008.Ma le riflessioni si fermano sulla superficie,limitandosi ai discorsi del futuro presidente che accompagnano la vicenda.Il resto è la solita zuppa a base di dialoghi tarantiniani,violenza e colonna sonora usata alla Martin Scorsese(&q [...] L'invio non è andato a buon fine. Idea debole del film: pensare di riempire tutto uno script [...]
Così la pellicola si apre con le parole sue e di Bush, in merito alla crisi economica e sociale che stava interessando gli Stati Uniti. Ambientato nella Lousiana post-Bush, che si appresta all'avvento di Obama, due piccoli e sgangherati malviventi decidono di rapinare una partita di poker clandestina, facendo ricadere la colpa sul gestore, reo di aver già compiuto tale crimine. L'invio non è andato a buon fine.
Niente sceneggiate, bandite le emozioni: un colpo, preferibilmente sparato da lontano, e il lavoro è compiuto, senza inutili fronzoli. La colpa dovrebbe ricadere sul gestore, per via di un suo vecchio errore. Già segnalatosi a Venezia per un poco invidiabile record (con Lâassassinio di Jesse James era riuscito a fare un western noioso, impresa a suo modo memorabile), Dominik prende stavolta un romanzo di George [...]